Abbiamo l’onore di avere come ospite il Re di Praga, Salvatore Bonavena, unico italiano, fino ad ora, ad aver vinto un European Poker Tour. Ciao Salvatore, grazie di aver accettato la nostra intervista.
Grazie a voi, è un piacere per me essere vostro ospite su PokerNostrum.
Cosa ricordi di quell’avventura a Praga nel 2008?
Un libro intero non basterebbe per raccontare i ricordi di quei giorni stupendi. Mi sentivo “protetto” da qualcosa di grande, ed avevo sensazioni molto positive. Inoltre ricordo il calore della gente quando vinsi la Picca. Una cosa però ho ben stampata in mente, la ricordo come se fosse adesso: la mano in cui, andando all-in preflop con KK scoppiai la coppia di assi di Nasr El Nasr. Settai il K al flop e vinsi un colpo fondamentale per il prosieguo del torneo. Avessi perso quella mano sarei stato out. Per come si era svolta l’azione preflop, avevo percepito che c’era il pericolo di trovare il tedesco con gli American Airlines, ma a quel punto del torneo non potevo fare diversamente e quella sensazione di “protezione” di cui ti parlavo prima si è rifatta viva…
Durante quell’EPT quale è stato il giocatore che ti ha maggiormente impressionato?
Sicuramente Juan Maceiras. Grande giocatore, aggressivo, loquace al tavolo e pure molto simpatico e carismatico. Ricordo ancora una mano nella quale io avevo AK e callai il suo raise preflop e pure la sua continuation bet al flop in cui scesero una Q e due carte basse. Al turn si materializzò un K. Puntai sicuro, lui mi rilanciò X3 e io mandai la vasca. Juan, dopo averci pensato a lungo, foldò mostrandomi un K. Non so quanti giocatori sarebbero stati capaci di un tale fold. Complimenti Maceiras!
C’è stata una mano giocata al tavolo finale di Praga nella quale tu, dopo aver raisato preflop con AK, perdesti un patto abbastanza sostanzioso foldando in seguito ad un reraise del chipleader che ti mostrò AQ. Un colpo del genere avrebbe potuto innervosirti, invece mantenesti i nervi saldi.
Avevo rilanciato lungo in quanto al tavolo c’erano due short e il greco Konstantinos, chipleader, mi aveva controrilanciato pesantemente. Ho preferito il fold per tre motivi: primo perché non mi andava di giocarmi il torneo a quel punto e in quella maniera contro un avversario che sapevo avrei potuto dominare in diverse situazioni, secondo perché, dopo che precedentemente avevo avuto una discussione con Cirianni, mi ero imposto di uscire dopo di lui, terzo perché al tavolo c’erano due giocatori molto short che avevano buone probabilità di essere eliminati prima di me.
E’ vero o è solo una leggenda che il premio vinto all’EPT di Praga ti ha permesso di salvare la tua azienda che in quel periodo non se la stava passando molto bene?
Avevo deciso di chiudere la mia azienda prima della vittoria di Praga, in quanto il ramo immobiliare non garantiva più entrate sicure. Diciamo che il primo posto all’EPT mi ha convinto definitivamente a dedicarmi a tempo pieno al Poker, permettendomi di chiudere con la massima serenità la mia azienda.
Facciamo un passo indietro. Come si è sviluppata la tua passione per il Poker?
Fin da piccolo mi sono sempre piaciuti molto i giochi di carte. Crescendo ho imparato a giocare al classico Poker con cinque carte, giocavo spesso con gli amici il cash game e volevo vincere sempre, ho un forte spirito competitivo, mi impegno sempre al massimo per cercare di primeggiare. Un giorno ho visto alla TV un tipo di Poker simile a quello alla Teresina, era il Texas Hold’em. Imparai le regole e provai a giocare qualche partita, fino a che nel 2006, senza nessuna conoscenza approfondita, mi iscrissi ad un torneo da 300 euro di buy-in a Sanremo. Arrivai terzo. Da lì in avanti iniziai a studiare e ad approfondire le mie basi e i risultati non tardarono ad arrivare.
Quali sono stati i maestri o i mentori nella formazione professionale di Salvatore Bonavena?
Devo moltissimo a Roberto Villa, soprattutto per quanto riguarda l’Omaha, poi avendo avuto la fortuna di giocare con i players migliori, Pescatori, Rinaldi, Pagano, Mazzia, Minieri, ho cercato di rubare con l’occhio ad ognuno di loro mantenendo però sempre un mio stile di gioco.
Tu sei un ottimo giocatore di cash, ma dopo le vittorie ottenute nell’EPT di Praga e nell’IPT di Venezia e i numerosissimi piazzamenti ITM in altri tornei, ti senti più player da cash o da torneo?
Io nasco come giocatore di cash, ma l’adrenalina e l’emozione dell’eliminazione sempre dietro l’angolo che danno i tornei sono sensazioni stupende. Diciamo che mi piacciono entrambe le tipologie di gioco.
Secondo te, quanto conta la fortuna nel singolo evento, come ad esempio un torneo?
Nel singolo evento moltissimo, direi un buon 80%. Però la sola fortuna non basta, per vincere il torneo devi possedere anche skill. Nel lungo periodo, invece, l’incidenza della fortuna cala drasticamente, fino a diventare quasi ininfluente e solo i giocatori abili riescono ad essere vincenti.
Ti è mai capitato, specialmente all’inizio della tua carriera, di giocare fuori bankroll o di andare broke?
Ad inizio carriera giocavo costantemente fuori bankroll, mi iscrivevo ad eventi fuori dalla portata del mio bankroll, non ci facevo caso all’inizio. Fortunatamente non sono mai andato broke, anzi vincevo spesso. Con il senno di poi non lo rifarei più e sconsiglio a chiunque di farlo.
Che rapporto hai con il Poker online?
Il mio rapporto con il gioco online è piuttosto freddino. Gioco qualche torneo sul web solo per puro divertimento, a me piace il Poker live, il vero Poker. Voglio vedere in faccia il mio avversario, voglio vedere le sue mani che tremano e sudano, voglio respirare il clima della sfida. Amo la competizione, mi fa sentire vivo.
Se dovessi paragonarti ad un calciatore in chi ti identificheresti?
Essendo un tifoso interista, non ho alcun dubbio, mi identificherei nel capitano dell’Inter Javier Zanetti. Un combattente come me, uno che non molla mai e dà tutto quando gioca.
Se una nostra lettrice invitasse Salvatore Bonavena a cena, oltre a disputare un bel heads up con lui, che piatto dovrebbe preparargli per farlo felice?
Mi piacciono tutti i primi piatti, dunque mi accontenterei di una scorpacciata di primi.
Salvatore, a nome mio e di Poker Nostrum ti ringrazio di essere stato nostro ospite, è stato un onore per noi poter intervistare l’unico pokerista italiano che fino ad ora ha conquistato l’ambita Picca dell’EPT.
Grazie a voi, un saluto a tutti i vostri utenti.
A cura di Enrico “Kiko” Gherardi
www.pokernostrum.it
martedì 11 maggio 2010
martedì 4 maggio 2010
European Poker Tour: Vince Nicolas Chouity
In quello che è stato forse il tavolo finale più a senso unico della storia del poker dal vivo, il libanese Nicolas Chouity ha vinto il più prestigioso torneo di poker in Europa: il PokerStars European Poker Tour Grand Final. Chouity si è presentato al tavolo finale con uno straordinario stack da dieci milioni di chips – il 40 percento di quelle in gioco – ed ha così dominato il final table eliminando direttamente sei dei sette avversari.
Il tavolo finale era composto principalmente da giocatori sconosciuti fatta eccezione forse per Andrew Chen che i più ricorderanno per il terzo posto ottenuto all’EPT di Praga un paio di anni fa. Chen ha iniziato la giornata dal secondo posto in classifica che condivideva con il francese Mesbah Guerfi. Sorprendentemente, è stato proprio quest’ultimo il primo giocatore eliminato.
Chouity ha dominato sin dalle prime battute mettendo pressione a tutti i giocatori più short. Presto si è fatto coinvolgere in un grosso piatto con Guerfi. Entrambi i giocatori hanno fatto check all’{8-Clubs}{3-Spades}{4-Spades} del flop ma Guerfi ha puntato 310’000 al {4-Diamonds} del turn. Chouity ha chiamato per veder servire il {K-Diamonds} del river. Il francese ha quindi puntato 785’000. Il chip leader ha quindi costretto Guerfi all-in che era orami troppo legato al piatto dalle precedenti puntate. Ovviamente è arrivato il call ma l’{A-Hearts}{K-Hearts} con il quale giocava non poteva nulla contro l’{8-Hearts}{8-Spades} di Chouity.
Chouity ha quindi eliminato il sempre short-stacked Roger Hairabedian e poi anche Aleh Plauski incrementando ulteriormente il proprio dominio. In entrambe le situazioni era partito con la mano migliore è il board ha confermato la superiorità del suo punto. Questi due grossi piatti hanno dato al libanese i due terzi delle chips in gioco.
L’austriaco Josef Klinger era partito come giocatore più corto ma un precoce double-up e l’eliminazione di Chen gli hanno permesso un buon recupero. Chen ha pagato cara la pessima decisione di provare l’all-in con {9-Clubs}{7-Clubs} quando Klinger si era visto servire {K-Spades}{K-Hearts}.
Herve Costa non ha giocato più che qualche mano in tutto il giorno sembrando più interessato a resistere a lungo abbastanza da guadagnare qualche posizione in classifica. È stato però lui la vittima successiva di Chouity che con king-queen ha eliminato Costa (con gran disappunto del pubblico di casa) che si giocava tutto con asso-nove. Restavano così in gara tre giocatori: Chouity, Klinger ed il lituano Dominykas Karmazinas, che aveva un piccolo ma numeroso fanclub capitanato da Tony G.
Karmazinas era però lo short stack del tavolo e si è presto giocato tutto con asso-sette trovandosi contro l’asso-sei di Chouity. Un sei al turn ha sancito l’eliminazione del lituano e la quasi certezza del titolo per Chouity che si presentava al testa a testa finale con un vantaggio di chips di circa 4 a 1.
Dopo venti minuti di gioco tutto era finito. Chouity ha rilanciato a 350’000 e Klinger ha risposto rapidamente con un all-in. Purtroppo per lui, Chouity non ha avuto problemi a chiamare con {A-Clubs}{A-Diamonds} - in netto vantaggio sull’{8-Clubs}{8-Diamonds} di Klinger. Il board ha rivelato {K-Diamonds}{10-Spades}{9-Hearts}{4-Spades}{Q-Clubs} incoronando il libanese campione dell’evento.
www.pokernostrum.it
Il tavolo finale era composto principalmente da giocatori sconosciuti fatta eccezione forse per Andrew Chen che i più ricorderanno per il terzo posto ottenuto all’EPT di Praga un paio di anni fa. Chen ha iniziato la giornata dal secondo posto in classifica che condivideva con il francese Mesbah Guerfi. Sorprendentemente, è stato proprio quest’ultimo il primo giocatore eliminato.
Chouity ha dominato sin dalle prime battute mettendo pressione a tutti i giocatori più short. Presto si è fatto coinvolgere in un grosso piatto con Guerfi. Entrambi i giocatori hanno fatto check all’{8-Clubs}{3-Spades}{4-Spades} del flop ma Guerfi ha puntato 310’000 al {4-Diamonds} del turn. Chouity ha chiamato per veder servire il {K-Diamonds} del river. Il francese ha quindi puntato 785’000. Il chip leader ha quindi costretto Guerfi all-in che era orami troppo legato al piatto dalle precedenti puntate. Ovviamente è arrivato il call ma l’{A-Hearts}{K-Hearts} con il quale giocava non poteva nulla contro l’{8-Hearts}{8-Spades} di Chouity.
Chouity ha quindi eliminato il sempre short-stacked Roger Hairabedian e poi anche Aleh Plauski incrementando ulteriormente il proprio dominio. In entrambe le situazioni era partito con la mano migliore è il board ha confermato la superiorità del suo punto. Questi due grossi piatti hanno dato al libanese i due terzi delle chips in gioco.
L’austriaco Josef Klinger era partito come giocatore più corto ma un precoce double-up e l’eliminazione di Chen gli hanno permesso un buon recupero. Chen ha pagato cara la pessima decisione di provare l’all-in con {9-Clubs}{7-Clubs} quando Klinger si era visto servire {K-Spades}{K-Hearts}.
Herve Costa non ha giocato più che qualche mano in tutto il giorno sembrando più interessato a resistere a lungo abbastanza da guadagnare qualche posizione in classifica. È stato però lui la vittima successiva di Chouity che con king-queen ha eliminato Costa (con gran disappunto del pubblico di casa) che si giocava tutto con asso-nove. Restavano così in gara tre giocatori: Chouity, Klinger ed il lituano Dominykas Karmazinas, che aveva un piccolo ma numeroso fanclub capitanato da Tony G.
Karmazinas era però lo short stack del tavolo e si è presto giocato tutto con asso-sette trovandosi contro l’asso-sei di Chouity. Un sei al turn ha sancito l’eliminazione del lituano e la quasi certezza del titolo per Chouity che si presentava al testa a testa finale con un vantaggio di chips di circa 4 a 1.
Dopo venti minuti di gioco tutto era finito. Chouity ha rilanciato a 350’000 e Klinger ha risposto rapidamente con un all-in. Purtroppo per lui, Chouity non ha avuto problemi a chiamare con {A-Clubs}{A-Diamonds} - in netto vantaggio sull’{8-Clubs}{8-Diamonds} di Klinger. Il board ha rivelato {K-Diamonds}{10-Spades}{9-Hearts}{4-Spades}{Q-Clubs} incoronando il libanese campione dell’evento.
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venerdì 23 aprile 2010
CASH GAME E CASINO' GAMES
Estate inoltrata se tutto va bene. Questa sembra essere l’ipotesi più accreditata in merito alla partenza degli attesissimi cash game (prendendo come esempio il poker, se oggi si paga solo una quota di partecipazione al torneo che può variare tra i 0,50 ed i 100 euro e le partite si disputano poi con soldi virtuali, con questa nuova modalità tutta la partita sarà disputata a soldi veri) e casinò games (in pratica giocheremo su internet alla Roulette, Dadi, Slot, ecc).
La data del 1° agosto sembra al momento quella più probabile, anche se qualche operatore nutre ancora speranze che si anticipi di circa un mese. Gli operatori, nei primi 6 mesi di vita dei due nuovi mercati, si divideranno, secondo gli esperti della società di consulenza Mag, ricavi per circa 15 milioni al mese, cifra che poi salirà a circa 50 milioni mensili (in pratica il doppio di quanto oggi gli operatori si mettono in tasca con il poker a modalità torneo).
www.pokernostrum.it
La data del 1° agosto sembra al momento quella più probabile, anche se qualche operatore nutre ancora speranze che si anticipi di circa un mese. Gli operatori, nei primi 6 mesi di vita dei due nuovi mercati, si divideranno, secondo gli esperti della società di consulenza Mag, ricavi per circa 15 milioni al mese, cifra che poi salirà a circa 50 milioni mensili (in pratica il doppio di quanto oggi gli operatori si mettono in tasca con il poker a modalità torneo).
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mercoledì 7 aprile 2010
Su MTV la generazione del texas hold'em italiano
Giorgio 'Imweird' Favotto, uno dei players intervistati
MTV Italia, la nota emittente televisiva con un target tipicamente giovanile, ha deciso di mandare in onda uno speciale dedicato al poker, le cui prime due puntate sono andate in onda nei giorni 5 e 6 aprile. La trasmissione è stata registrata in occasione della tappa finale di Gennaio del Poker Gran Prix di GD Poker.
MTV Italia, la nota emittente televisiva con un target tipicamente giovanile, ha deciso di mandare in onda uno speciale dedicato al poker, le cui prime due puntate sono andate in onda nei giorni 5 e 6 aprile. La trasmissione è stata registrata in occasione della tappa finale di Gennaio del Poker Gran Prix di GD Poker.
Il video è pieno di interviste - molto informali - ad alcuni dei giovani player più in vista del panorama italiano e di GD Poker in particolare. È curioso come, sebbene la passione per il gioco e il buon livello raggiunto li accomuni, in realtà ognuno di loro viva il “fenomeno” poker in maniera differente. Si comincia con Gianluca Speranza, che viaggia da Roma a St. Vincent in compagnia della troupe televisiva. Nel corso del viaggio, parla del suo approccio al gioco avvenuto circa 5 anni fa e di come, ormai, impegni buona parte della sua giornata. Il fratello Alessandro, invece, confessa come la vita del player professionista si concili con qualche difficoltà con la vita di studente di scuola superiore.
Dario 'Bonzo' Nittolo
Si passa al simpatico Dario "Bonzo" Nittolo, che alle telecamere dice di essere riuscito a pagarsi gli studi in un’università privata grazie al Texas Hold’em. Tutt’ora è impegnato negli studi di economia, ma il poker lo impegna come un attività lavorativa e deve conciliarlo con lo studio.
Simile a lui è Emiliano Conti, rappresentante commerciale nella vita “diurna”, mentre di sera diventa “laurarossi90” sui tavoli della room arancione. Nell’intervista mostra di avere un approccio al gioco molto razionale, soprattutto a livello di mindset. Afferma che, sebbene ultimamente gli stia dando tante soddisfazioni personali ed economiche, non esiterebbe a smettere se non le avesse più per un qualche motivo, visto che si è creato comunque una vita ed un lavoro al di fuori dal gioco. Altrettanto solido appare alle telecamere ed ai microfoni Giorgio "Imweird" Favotto, che mostra una saggezza ben superiore a quella di un normale 22enne.
Voce anche alle donne, con le esperienze di Irene Baroni, Carla Solinas e Sara Viozzi: storie diverse ma che raccontano con differenti sfumature il fascino indiscreto - ed irresistibile - di un mondo come quello del poker live.
Cristiano 'crisbus' Guerra
Infine, Cristiano "Crisbus" Guerra parla delle tipologie di giocatori che popolano le sale live ed online: il ricco signore attempato ed annoiato che sta al tavolo per puro divertimento, il professionista di mezz’età determinato e spregiudicato, la signora che viene dalla canasta con uno stile iperchiuso e, chiaramente, i giovani leoni provenienti dall’online, con gli immancabili cappuccio ed occhiali da sole.
Il video è corredato da numerose scritte in sovrimpressione, piene di dati interessanti e statistiche sul boom del poker in Italia negli ultimi anni.
http://www.pokernostrum.it
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Cristiano Banco e' la causa della lite tra Clooney e la Canalis?
"Mi è capitato di giocare a poker online con George Clooney e so anche dove gioca e che nickname ha, ma da qui a dire che io sarei una delle cause del suo litigio con Elisabetta Canalis ce ne passa". Cristiano Blanco, player di Everest Poker, è veramente il personaggio più glamour del poker italiano. Qualche settimana fa era al centro dell'attenzione per il matrimonio di Robbie Williams, altro appassionato di poker, e della sua compagna alla quale lo 'stallone italiano' avrebbe dovuto fare da coach.
E ora Cristiano finisce in mezzo anche all'ennesimo gossip che vede al centro il poker, uomini e donne, coppie in crisi e gioco. "Ma, ripeto, è successo casualmente un paio di volte di ritrovarmi sullo stesso torneo che giocava Clooney che neanche conosco personalmente se non attraverso il suo nickname", spiega Blanco.
Ma come è capitato di stare allo stesso tavolo di Mr. Ocean?
"Lui in realtà gioca insieme a Matt Damon e Ben Affleck che io conobbi alle World Series of Poker di un paio di anni fa - rivela Blanco - quando sono rientrato in Italia siamo rimasti in contatto via mail e ci siamo incontrati su alcuni tornei online dove si ricordavano di me e abbiamo continuato a giocare insieme. Poi una sera mi hanno detto che quel nick al tavolo del torneo era di Clooney e la cosa è stata molto divertente".
Ma tutto è finito lì.
"Sì, non posso neanche dire come gioca, di sicuro è molto chiuso ma al tavolo ci sono stato davvero poco".
La solita boutade mediatica creata ad arte per alimentare news e rumours attorno alla storia d'amore più chiacchierata del momento? Pare proprio di sì, visto che Blanco non c'entra proprio nulla nella crisi tra le due star. "Io non lo so perchè la Canalis si è arrabbiata ve lo giuro. Con Matt e Ben invece ho avviato una conoscenza molto più approfondita visto che loro sono molto appassionati dell'Italia, del nostro campionato di calcio e di tante altre cose oltre che di poker", conclude Blanco.
Poker Grand Prix 2010
Sale sul gradino più alto del podio Andrea Bulgari nel main event di questa tappa iniziale del Poker Grand Prix 2010, dopo averlo mancato per poco anche al torneo di Omaha in cui è giunto secondo. A Bulgari bastano circa 40 minuti per ribaltare la situazione nell'heads-up finale che lo vedeva partire in svantaggio numerico di chips e aggiudicarsi il primo premio di 61.900 Euro.
Grandissima amarezza unita a un pizzico di sfortuna per Matteo "Rooney" Taddia, che dopo aver condotto a lungo il torneo eliminando prima Cristiano Guerra, poi Sergio Castelluccio deve arrendersi comunque a un ottimo giocatore quale Andrea Bulgari.
Ancora una volta il Poker Grand Prix ha registrato una grande affluenza di giocatori, sono stati venduti più di 800 buy in, per un montepremi totale di oltre 500 mila euro. Il Torneo Master ha visto due giornate di mani infuocate che hanno determinato sconfitte illustri e qualche sopresa, tra cui una straordinaria partecipazione femminile, circa il 5% dei partecipanti.
Grande partecipazione anche per gli altri Tornei del Poker Grand Prix, al Torneo Rounder si sono registrati ben 179 giocatori, grande affluenza anche per il Torneo Starter molto apprezzato dal pubblico e successo per la nuova formula introdotta in quest'edizione del circuito, il Torneo Flash con un buy-in da 250 euro. Nella specialità del Pot Limit Omaha, più complicata del Texa's Holdem ma molto spettacolare, a Saint Vincent si è affermato Cesare Poggi.
E l'attesa è ora tutta per la partita cash High Stakes di oggi. Due tavoli, alle 14.30 e alle 20.30, ospiteranno i più grandi campioni del poker italiano, accolti dal "padrone di casa" Max Pescatori.
mercoledì 24 marzo 2010
CARLA SOLINAS
Quando si parla di Poker "rosa" a livello nazionale, il nome più gettonato e conosciuto è senza dubbio quello di Carla Solinas. La bella e brava pokerista italiana nasce a Loano, in provincia di Savona, il 13 maggio 1975 da papà sardo e mamma ligure. Dopo aver vissuto l'infanzia e l'adolescenza nel suo paese natale, Carla all’età di 18 anni si trasferisce ad Imperia, dove conosce Daniele Mazzia, uno dei più forti professionisti tricolori in circolazione, nonché suo attuale fidanzato. La sua passione per il gioco nasce nel 2006 proprio seguendo il suo boyfriend in giro per i tornei italiani ed europei. Invece di stare a guardare, Carla decide di mettersi in gioco e imparare tutto ciò che serve per diventare una giocatrice vincente. Seguendo i consigli di Daniele, la Solinas impara rapidamente e, dopo aver partecipato ad alcuni sit ‘n go live, porta la sua personalità al tavolo da gioco nei side event di alcuni importanti tornei nazionali nei quali ottiene buoni risultati. Nell’estate del 2006 l’epidemia da Texas Hold’em colpisce definitivamente la ragazza ligure. Quasi ogni sera, dopo il lavoro, lei e il fidanzato si recano a casa di qualche amico con mazzi di carte e fiches e spesso tirano dritto fino a mattina inoltrata. La svolta nella sua vita pokeristica avviene nell’estate del 2008. La Solinas conquista un secondo posto al Campionato Italiano amatori di Sanremo, portandosi a casa 42.000€. Questo risultato la consacra anche come la giocatrice italiana più vincente da quando sono nati i tornei di poker sportivo nel nostro paese. In breve tempo Carla diventa un avversaria temuta e rispettata ai tavoli e decide di fare il grande salto partecipando ad alcuni main event e diventando a tutti gli effetti professionista. Nel frattempo, arriva anche un contratto di sponsorizzazione con un’importante poker room italiana, cosa che, oltre ad aumentare notevolmente la sua notorietà, le permettere di conoscere un mostro sacro del poker nazionale quale Max Pescatori. Nel maggio del 2009 il gioco tight-aggressive di Carla le regala la soddisfazione di un piazzamento “in the money” al WPT di Venezia, unica player del gentil sesso ad arrivare a premio in quell’edizione. La pokerista savonese rappresenta un vero e proprio esempio da seguire per tutte le ragazze italiane che amano il Poker e che desiderano giocare live ad alti livelli. Fortunatamente sulla sua scia altre donne si sono affacciate ai tavoli da gioco aumentando il rosa in un mondo dove l’azzurro la fa ancora troppo da padrone.
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